Tuesday, December 27, 2005

The Chronicles of Narnia: The Lion, The Witch, and The Wardrobe



Quest'anno il Natale a casa mia è stato un po triste per l'assenza del parentado...così per non aggravare ulteriormente la decimazione mi sono concessa solo un cinema il pomeriggio del 26...

A sto giro la favola natalizia ha il nome di "Cronache di Narnia ecc ecc" e racconta di quattro fratellini che scoprono un mondo governato dalla magia la cui porta d'accesso è nascosta dentro un armadio. Tratto da un classico della letteratura per bambini anglosassone, da noi era semisconosciuto, ma c'è da scommetterci che diventerà un tormentone (sono 7 libri...questo è solo il primo che portano al cinema).

Devo dire che mi è piaciuto nonostante il pubblico in sala decisamente molesto e l'evidente propaganda cristiana che si respira per tutto il film...ma mi ha messo un pò di nostalgia per le favole della mia infanzia...

come LA STORIA FANTASTICA

o LADY HAWKE

Monday, December 05, 2005

Back on snow



Ci siamo, la stagione è iniziata per noi amanti delle discese senza freni sui morbidi e bianchi manti nevosi!
La neve mi rende poetica (poi dopo un after di Montale, Carducci, Pascoli and friends non ne parliamo....).
Come anticipato dalla mia dolce metà, sabato mattina, ore 9.30, siamo saliti su un pullmino a 7 posti (quasi meglio della Freccia delle nevi!) che ci ha condotti ad una delle nostre mete preferite...Pila!

Nonostante quei gufi del TG5, l'autostrada era praticabilissima, se non addirittura BELLA per una volta, come si nota sopra, per l'imbiancamento del paesaggio che di solito si presenta grigio e lugubre dalle parti di Casale Monferrato.

La compagnia era così composta: al volante, uno un po' sciatore un po' cowboy dai dubbi gusti musicali (belle le colonne sonore dei film di guerra...); passeggero anteriore il mio cucciolo, noto maestro di snowboard formatosi sugli altipiani nepalesi, e dietro noi fanciulle con gli stecchini piantati negli occhi per stare sveglie.

Al momento della pratica è andata abbastanza bene, anche se bisogna smaltire un po' di ruggine (per qualcuno chiamiamola pure ciccia) accumulatasi da un anno all'altro. Invece gli sciatori sono entrambi campioni, o almeno credo, visto che scesi dalla seggiovia, mentre ero ancora impegnata a chiudere gli attacchi, loro stavano già a fondo valle rigirandosi i pollici in nostra attesa!!

Da segnalare un "pochino" di nebbia al ritorno...che ha causato attimi di panico nel momento in cui per terra non si vedeva più la striscia bianca...ci stava un applauso al guidatore una volta giunti in salvo, tipo atterraggio dell'aereo!

Che fine avrà fatto??


Chissà Se Stai Dormendo

Hai 18 anni e quell'aria da signora ti sta anche male
e non ci credere quando ti dicono che sei speciale
i complimenti costano poco e certe volte non valgono di più
quello che sei, dove vai ciò che vuoi lo sai soltanto tu
e non ti mettere tutto quel trucco che ti sta male
a me mi piaci perché sei dolce quando sei normale
quando rinunci ai comportamenti da fotomodelle
e mi riempi la faccia di baci e mi accarezzi la pelle
quando mi dici dai spegni la luce che mi vergogno
quando sei lì che ti trema la voce e a me mi sembra un sogno
ti vedo scritta su tutti i muri ogni canzone mi parla di te
e questa notte questa città mi sembra bellissima
ti vedo scritta su tutti i muri
ogni canzone mi parla di te
questa notte questa città mi sembra bellissima
chissà se stai dormendo
sei maggiorenne oggi eh e che cosa è cambiato
che puoi firmare le giustificazioni quando avrai "bigiato" ma nella scuola quella senza i voti non ti serve a niente
perché da oggi devi stare attenta a tutta questa gente
che ti riempie la testa di cose di facce e di miti
che non potrai veramente sapere a che cosa sono serviti
quindi bambina non credere a niente che non sia amore
quindi bambina non credere a niente che non sia amore
ti vedo scritta su tutti i muri
ogni canzone mi parla di te
e questa notte questa città mi sembra bellissima
ti vedo scritta su tutti i muri
ogni canzone mi parla di te
e questa notte questa città mi sembra bellissima
chissà se stai dormendo
a cosa stai pensando
chissà se stai dormendo
da quando abbiamo fatto l'amore ci penso spesso
a quanto è bello quando il sentimento si sposa col sesso
sarà stato il destino
a volte penso vorrei lo sai essere stato il primo
e poi ci penso e alla fine è lo stesso perché
perché tanto non l'hai mai fatto come l'hai fatto con me
ti vedo scritta su tutti i muri
ogni canzone mi parla di te
questa notte questa città mi sembra bellissima
ti vedo scritta su tutti i muri
ogni canzone mi parla di te
questa notte questa città mi sembra bellissima
chissà se stai dormendo
a cosa stai pensando
chissà se stai dormendo
chissà se stai dormendo.

dall'album Lorenzo 1992

Thursday, December 01, 2005

Meno 2!


Oggi, dopo un'estenuante attesa di 3 ore e mezza, ho dato l'esame di Letteratura italiana!
E vai, con questo me ne mancano solo 2!!

Tuesday, November 29, 2005

PERSONOLOGY 29 GENNAIO


I nati il 29 gennaio si fanno avanti e combattono per quello in cui credono, ma soltanto se ciò è davvero necessario, perché confidano molto nella capacità di prevalere, propria dell'intelletto e della ragione umani nella maggior parte delle situazioni, e perciò cercano sempre di risolvere le cose nel miglior modo possibile. In generale, si può dire che siano provocatori nei confronti degli altri solamente quando vogliono far loro comprendere l'importanza del problema in questione, per farli riflettere, valutare, discutere e poi prendere una decisione. Assai raramente si rivelano dispotici, dal momento che non amano imporre le proprie idee alle altre persone; anzi, la loro più grande soddisfazione è, probabilmente, quella di poter vivere e lavorare insieme agli altri in armonia, come una vera squadra.
Per lo più individui attivi e produttivi nella vita di tutti i giorni, sono, tuttavia, intimamente contraddistinti da una forte tendenza a essere passivi, il che, se da un lato sa renderli aperti e disponibili ad accettare i punti di vista diversi dal proprio, d'altro canto conferisce loro anche l'inclinazione a prendere tempo, rimandare decisioni importanti e, in certi periodi, a perdere il senso dell'orientamento. Sono addirittura capaci di rimanere ancorati per anni a un lavoro che in fondo non amano, piuttosto che fare lo sforzo di cercare qualcosa di meglio. In realtà hanno un grande bisogno di sicurezza, che resta comunque un requisito fondamentale della loro vita, per quanto radicali o bizzarri possano apparire.
I nati in questo giorno hanno una vita emotiva alquanto complessa, forse perché si sentono raramente soddisfatti dello status quo. Per esempio, se un rapporto sentimentale dà loro sicurezza, la tranquillità potrebbe ben presto annoiarli e spingerli a cercare la libertà; se invece sono soli perché hanno scelto di restare liberi, aspirano a raggiungere la felicità familiare e personale che vedono negli altri. Coloro che si dedicano a un'attività creativa a volte bramano per anni di ricevere un riconoscimento commerciale per la propria arte, ma, nel contempo, si rendono conto che immettersi sul mercato significherebbe soffocare la fantasia e l'immaginazione che fino a quel momento sono stati alla base del loro lavoro.
Come abbiamo già detto, i nati il 29 gennaio sanno generalmente accettare anche le diverse opinioni altrui; e poiché non escludono quasi mai su due piedi una possibilità, senza averla prima attentamente valutata, talvolta incontrano non poche difficoltà nel prendere decisioni durature. La profonda comprensione umana, forse la dote più grande della quale siano dotati, può, in ultima analisi, favorire atteggiamenti ambigui, i quali creano indubbiamente un ostacolo al loro successo.
Nonostante tutto, però, tipico di queste persone è continuare a combattere, tentando parallelamente di eliminare sia i profondi dubbi che li tormentano, sia le barriere sociali. La chiave del successo consiste, per i nati in questo giorno, nel saper costruire una solida barriera per la propria individualità, abbastanza resistente da proteggerli e abbastanza realistica da consentir loro di favorire le proprie aspirazioni.

Consigli
Siate un po' più duri e tenaci. Non sempre la via più agevole è la migliore. Non cercate di convincervi del fatto che potete benissimo rinunciare alle cose. Dite ciò che volete e aspettatevi che anche gli altri facciano lo stesso. Come può una persona immaginare quello che vi passa per la testa, se non parlate?

Sunday, November 20, 2005

La piccola Linda Blair, alias REGAN de "L'esorcista".




...è da sabato che ci penso!!

Monday, November 14, 2005

Corpse bride - La sposa cadavere

L'idea iniziale nasce da un'antica fiaba ebraica russa. Di questa Burton prende giusto l'osso della trama, perfetta per mostrarci i suoi mondi dark. Come un marchio di fabbrica è riconoscibile il suo gusto per le ambientazioni gotico-vittoriano, dove gli edifici tendono all'imponenza e le ombre surclassano le luci. E se il triste blue (che in inglese significa tristezza) domina il mondo dei vivi, giù negli inferi i colori abbondano. Scheletri, corpi putrefatti, animali in libera uscita cantano e ballano come in superficie nessuno osa fare. E se riescono a liberarsi di ciò che li tiene legati ancora alla terra è per diventare farfalle (in greco anima e farfalla si dicono entrambe "psiche") Burton, come è solito fare quando tratta di fantasmi e maschere, si diverte a capovolgere il pensiero comune. Era successo in Beetlejuice - Spiritello porcello (di cui cita la scena della cena con i mostri che appaiono dietro ai commensali) dove "gli sposi cadaveri" avevano più amore dei traslocanti cittadini, era accaduto nei suoi due "Batman" dove Joker e Mister Penguin primeggiavano in simpatia sull'uomo pipistrello e nuovamente per l'Edward dalle mani di forbice, visto da tutti come un mostro, ma molto più umano di qualsiasi persona "normale". Ciò che dovrebbe essere horror non spaventa, ma diverte. Al massimo, commuove…Burton e la sua fantasia ci riportano infatti bambini, e così anche la più semplice storia d'amore finisce per farci scendere giù per il viso quella tenera lacrima che solca le guance come su di uno strato di zucchero a velo. Spolveratelo, è magia…
La frase: "E' bello da mozzare il fiato…Se solo lo avessi!".
da FilmUP

Thursday, November 03, 2005

Studentessa universitaria

Da quando l'ho sentita, questa canzone è diventata la colonna sonora permanente dei miei pensieri! Mi gira in testa tutto il giorno senza sosta...è la nuova di Simone Cristicchi (quello che voleva essere come Biagio Antonacci).
Posto il testo per il povero Nox, non credo sia una delle hit di Radio Lima!!

Studentessa universitaria, triste e solitaria
Nella tua stanzetta umida, ripassi bene la lezione di filosofia
E la mattina sei già china sulla scrivania
E la sera ti ritrovi a fissare il soffitto, i soldi per pagare l’affitto te li manda papà.
Ricordi la corriera che passava lenta, sotto il sole arroventato di Sicilia
I fichi d’India che crescevano disordinati ai bordi delle strade
Lucertole impazzite, le poche case…
Ricordi quel profumo dolce di paese e pane caldo,
i pomeriggi torridi, la piazza, la domenica,
e il mare sconfinato che si spalancava dal terrazzo,
della tua camera da letto.
Ripensi alle salite in bicicletta per raggiungere il cadavere di una capretta,
il tabernacolo della Madonna in cima alla montagna, che emozione!
Tutte le candele accese di un paese in processione, gocce di sudore sulla fronte
Odore di sapone di Marsiglia e di lenzuola fresche per l’estate,
gli occhi neri di una donna ferma sulle scale, gli occhi di tua madre…
Studentessa universitaria, triste e solitaria
Nella tua stanzetta umida, ripassi bene la lezione di filosofia
E la mattina sei già china sulla scrivania
E la sera ti ritrovi a fissare il soffitto, i soldi per pagare l’affitto te li manda papà…
Studentessa chiusa nella metropolitana, devi scendere, la prossima è la tua fermata!
Sotto braccio libri,fotocopie, appunti sottolineati
ed un libretto dove collezioni i voti degli esami,
questa vita fatta di lezioni e professori assenti, file chilometriche per fare i documenti,
prendere un bel trenta per sentirsi più felici, ma soli e senza i tuoi amici…
Carmelo sta a Milano in facoltà di Economia, Fabiana e Sara Lettere indirizzo Archeologia
Poi c’è Concetta, sta a Perugia e studia da Veterinaria,
Giurisprudenza invece la fa Ilaria e Marco spaccia cocaina
e un giorno lo metteranno dentro, il tuo ragazzo studia Architettura e nel frattempo
passa i giorni dando il resto dalla cassa di un supermercato in centro…
Studentessa universitaria, triste e solitaria
Nella tua stanzetta umida, ripassi bene la lezione di filosofia
E la mattina sei già china sulla scrivania
E la sera ti ritrovi a fissare il soffitto, i soldi per pagare l’affitto te li manda papà…
Studentessa universitaria, sfiori la tua pancia
Dentro c’è una bella novità, che a primavera nascerà per farti compagnia,
la vita non è dentro un libro di Filosofia
e la sera ti ritrovi a pensare al futuro
e ti sembra più vicina la tua serenità.

Wednesday, November 02, 2005

Novembre



November rain
When I look into your eyes
I can see a love restrained
But darlin' when I hold you
Don't you know I feel the same
'Cause nothin' lasts forever
And we both know hearts can change
And it's hard to hold a candle
In the cold November rain
We've been through this such a long long time
Just tryin' to kill the pain
But lovers always come and lovers always go
An no one's really sure who's lettin' go today
Walking away
If we could take the time to lay it on the line
I could rest my head
Just knowin' that you were mine
All mine
So if you want to love me
then darlin' don't refrain
Or I'll just end up walkin'
In the cold November rain
Do you need some time...on your own
Do you need some time...all alone
Everybody needs some time...on their own
Don't you know you need some time...all alone
I know it's hard to keep an open heart
When even friends seem out to harm you
But if you could heal a broken heart
Wouldn't time be out to charm you
Sometimes I need some time...on my own
Sometimes I need some time...all alone
Everybody needs some time...on their own
Don't you know you need some time...all alone
And when your fears subside
And shadows still remain, ohhh yeahhh
I know that you can love me
When there's no one left to blame
So never mind the darkness
We still can find a way
'Cause nothin' lasts forever
Even cold November rain
Don't ya think that you need somebody
Don't ya think that you need someone
Everybody needs somebody
You're not the only one
You're not the only one
--Guns 'n roses
dall'album Use your illusion I

Sunday, October 30, 2005

Lima

www.enjoyperu.com

Oltre 400 fa anni Lima fu chiamata Città dei Re dal conquistatore Francisco Pizarro. Oggi, la stessa città che sorse sulle terre del governatore indio Taulischusco, è una metropoli di più di 7 milioni di abitanti che conserva con orgoglio i suoi conventi e le magioni coloniali, simboli della sua tradizione antica e generosa.

Fondata il 18 gennaio del 1535 Lima, capitale del Perù, è una città moderna in crescita costante ma che, allo stesso tempo, ha saputo mantenere la ricchezza del suo Centro Storico, dichiarato Patrimonio Culturale dell'Umanità dall'UNESCO, testimonianza di un'epoca ormai passata, piena di monumenti artistici.

La Cattedrale che si iniziò a costruire lo stesso giorno della fondazione della città; la chiesa e il convento di San Francisco, considerato, per la sua unità di volume e colore, il complesso architettonico più riuscito dell'America ispanica, e Santo Domingo con il suo bel chiostro principale, sono solo alcune delle gioie di valore inestimabile che evidenziano la fede di Lima.

E così come le chiese evidenziano la fede, le casone limensi, come la Casa Aliaga, costruita sul luogo di adorazione del curaca Taulischusco; la Casa Goyaneche o Rada di chiara influenza francese; e il Palazzo di Torre Tagla, la più bella magione dei principi del secolo XVIII; simboleggiano lo splendore e il riverbero della vita durante il vicereame.

Posta sulle rive del fiume Rimac e accarezzata dalle acque del Pacifico, la città di Lima conserva evidenze anche dell'epoca preispanica, con Pachacamac come il santuario più importante, nel quale si rendeva culto al Dio dallo stesso nome; e la dacia Pucllana, nel distretto di Miraflores, un importante centro amministrativo della cultura Lima (400d.c.).

Lima sarà sempre considerata la Città dei re per le sue radici indigene da cui ereditò il suo nome - proviene dalla parola aymara lima-limac o limac-huayta che designa un fiore giallo; o dal quechua rimac, che significa colui che parla - per il suo passato coloniale che le inculcò la fede, per il tocco di modernità che la proietta verso il futuro, e per il suo carattere festivo che colora il cielo grigio.
Centro Storico
Cattedrale di Lima: posta di fronte alla Plaza Mayor si iniziò a costruire lo stesso giorno della fondazione della città, il 18 gennaio del 1535.Originariamente fu un tempio modesto però, nel 1564, l'architetto Jeronimo de Loayza, disegnò un tempio di grandi dimensioni simile alla Cattedrale di Siviglia.
All'interno notevoli i banchi del coro, la cappella di stile churrigueresco dell'Immacolata e il Cristo di avorio donato da Carlo V, re di Spagna. Si trovano anche i resti di Francisco Pizarro.
Santo Domingo: è il convento più antico che per le sue caratteristiche è uno dei luoghi più armonici della città. E' formato da una successione di chiostri e patii intorno ai quali si distribuiscono aree di servizio e abitazioni comunitarie. A destra dell'altare maggiore si trovano i resti di Santa Rosa de Lima, San Martin de Porres e del Beato Juan Masias.
San Francisco: per la sua magnifica unità di volume e colore questo complesso architettonico è considerato come l'ambiente monumentale più riuscito nell'America ispanica. La costruzione ebbe inizio nel 1542 e si concluse nel 1674.
Il convento, i chiostri e la portineria sono adornati da maioliche di Siviglia e, nella parte sottostante, esistono gallerie sottorranee e catacombe che, nell'epoca del vicereame, si utilizzarono come cimiteri

Piazze e Parchi
Plaza Mayor: elegante, allegra e creola fino all'osso. Cuore della città che iniziò a battere lo stesso giorno della sua fondazione e che attualmente risplende del restauro. Degna di nota la fontana di bronzo, coronata dalla statua dell'Angelo della Fama, che porta un clarinetto nella mano sinistra e una bandiera con le armi della città e il re nella destra.
Plaza San Martin: fu inaugurata nel 1921 per il Centenario dell'indipendenza del Perù. Il monumento di bronzo, in onore al generale don Jose de San Martin, è opera dello scultore catalano don Mariano Benlluire.Nella parte superiore, raffigura il liberatore a cavallo sulle Ande. La statua si appoggia su un piedistallo di granito a forma di piramide tronca con una base a scala.
Parco Universitario: la sua storia inizia nel 1870 quando si demolirono le mura coloniali che circondavano la città di Lima e si destinarono venti mila metri per la costruzione di una piazzetta. Solo nel 1921 si dispose la pavimentazione del posto e la colonia tedesca, per il centenario dell'indipendenza del Perù, commissionò l'edificazione della torre dell'orologio di 30 metri che alle 12 in punto suona le note dell'Inno Nazionale.
Pantanos de Villa: Parco Ecologico Metropolitano nel distretto di chorrillos a 30 minuti circa dal centro della città. I pantani o le zone umide hanno un'estensione di duemila ettari e costituiscono un luogo di rifugio e di riposo per gli uccelli migratori.

La notte nella città
Le notti di Lima hanno un nome: Barranco. Distretto tradizionale, dall'aria antica e pieno di romanticismo, è il punto di ritrovo dei bohemien dalla capitale.
In quest'angolo della città la tranquillità svanisce quando arriva la notte. Barranco si trasforma con la luna. Centinaia di persone "prendono d'assalto" le discoteche, i bar, i ristoranti, i pub e i casinò, le ore sono infinite e, per un momento, il mondo sembra essere perfetto.
Però la notte non è solo Barranco. In quasi tutti i quartieri di Lima si può godere dei piaceri della vita notturna. Si raccomanda di fare un giro per San Isidro e Miraflores dove esiste una varietà di svaghi: casinò, discoteche, bar, pub e Peñas creole, nelle quali la jarana (festa) è con la chitarra e il cajón, con i valzer e le polke come è tradizione di Lima antica.
A Lima c'è più di un motivo per stare svegli. La notte seduce. Tenta all'insonnia.

Wes Craven merita una...testata!


Red eye

A bordo di un volo notturno verso Miami, la bella Lisa Reisert, la quale odia viaggiare in aereo, si ritrova seduta accanto all'affascinante Jackson, conosciuto al terminal dell'aereoporto. Tutto procede tranquillo fino a quando l'uomo non le rivela minacciosamente di essere in missione per eliminare il vice segretario alla sicurezza interna, e che se lei non collaborerà, suo padre, a casa, verrà ucciso da un killer."Senz'altro questo non è un film dell'orrore, ma un thriller psicologico, non ci sono persone inseguite da un maniaco con un coltello da macellaio, e nessuno indossa una maschera, se non nel senso di presentarsi in un modo e rivelare in seguito di essere esattamente l'opposto.Dopotutto, non si può mai sapere chi ti capita accanto in aereo". Così il maestro del cinema della paura Wes Craven, reduce dal semi-serio werewolf-movie Cursed-Il maleficio, descrive divertito la sua ultima fatica, Red eye, avventura ad altissima tensione, ambientata a 9000 metri di quota, interpretata dalla Rachel Adams di 2 single a nozze e dal Cillian Murphy di Batman begins, ma che comprende nel cast anche il Jack Scalia del telefilm Tequila e Bonetti.
Supportato dal sempre ottimo montaggio di Patrick Lussier (Nightmare-Nuovo incubo) e Stuart Levy (New York taxi), capace di rendere serrate e coinvolgenti perfino normalissime situazioni volte tutt'altro che a tirare in ballo l'adrenalina, il regista di Scream, sfruttando la sua consueta capacità di saper tenere lo spettatore sulle spine per poi farlo sobbalzare dalla poltrona quando meno se lo aspetta, ci regala questa volta un godibilissimo e veloce thriller che ricorre non poche volte al famoso concetto che il maestro Alfred Hitchcock espresse in riguardo alla differenza tra suspense e sorpresa (e, non a caso, Craven compare anche in un cammeo). Il fruitore viene inevitabilmente coinvolto nel claustrofobico involucro volante, ansioso in quanto consapevole del fatto che da lì non si possa scendere, e come nel recente Cellular di David Richard Ellis, a cui Red eye in più di un'occasione rimanda, assume grande importanza, nello sviluppo della vicenda, il telefono cellulare. Ed il lato curioso risiede nel fatto che lo sceneggiatore Carl Ellsworth, proveniente dal piccolo schermo, abbia dichiarato di essersi ispirato a In linea con l'assassino di Joel Schumacher, scritto dallo stesso Larry Cohen che ha in seguito curato proprio il soggetto del film con Kim Basinger.
La frase: "Il dilemma morale è femminile, la razionalità maschile"

Francesco Lomuscio (FilmUP)

Sabato

E' già da un po' che non mi porto Nuvola in ufficio, anche perchè dovrei prima farle un bel bagno e ultimamente non ne ho avuto tempo. Così sabato pomeriggio mi decido, non avendo niente di meglio da fare, e trascino il cane in casa.
Nubiii!!! Vieni che facciamo il bagnetto!!!

La sua espressione "abbi pietà" non lascia adito a dubbi, l'acqua non ci piace per niente!! Tuttavia, essendo la mia piccina davvero docile, all'intimazione "entra nella doccia!", nasconde la coda tra le gambe e si avvia spontaneamente al patibolo!!!

...Non come quella volta che ho avuto la magnifica idea di portarla in spiaggia e in lei si sono risvegliati gli istinti primordiali. Siamo arrivate sul bagnasciuga con guinzaglio e pallina poi, vedendo che stava piuttosto calma, ho provato a liberarla (sempre agitandole la palla davanti al naso) e lei, non appena realizzato di non essere più legata, ha preso la fuga! Ha iniziato a correre come una pazza per tutta la spiaggia, saltando sopra ad asciugamani e bagnanti inferociti. Non sapendo se ridere o piangere, io la rincorrevo inutilmente (urlando: amore fai qualcosa!!), fino a quando un signore dai riflessi pronti l'ha afferata per il collare e me l'ha restituita!

Tornando al bagnetto, ho fatto proprio un bel lavoro, le ho anche messo il balsamo all'olio di visone che ho comprato quest'estate. Eccola già in fase di asciugatura:

Dopo la signorina è stato il mio turno del bagnetto perchè lavare il cane nella doccia non è affatto facile!!

"Cosa ne dici di un cinemino?" E' l'sms che mi arriva da Puma verso le 19.30.
"Certo, e me lo chiedi?" Sono felice sia perchè mi piace andare al cinema, sia perchè finalmente esco e con delle persone simpatiche e così gentili da aver pensato a invitarmi sapendo che sono sola.
Appuntamento alla Fiumara ore 22.15.
Mi preparo, ceno e prendo la macchina, tra l'altro mi viene benissimo dove andiamo perchè rimane abbastanza vicino a casa.

Il film da vedere (escluso l'odioso Benigni) non è ancora deciso, ma la scelta si restringe nelle tre pellicole proiettate alle 22.45, ovvero "The Interpreter", un thriller dalla trama apparentemente complessa con Nicole Kidman e Sean Penn, "Red eye", ancora un thriller, ma con attori sconosciuti e "Zorro", l'idiozia dell'anno. Qualche momento di indecisone finchè Puma suggerisce che le capacità intellettive richieste per la visione di "The interpreter" sono superiori a quelle possedute dal Cowboy, e all'unanimità concordiamo che se non vogliamo perdere preziosi neuroni ci conviene evitare Zorro e puntare sull'altro thriller. Infatti facciamo i biglietti per "Red eye", nonostante le deboli proteste di un'altra ragazza che come me deve essere abbastanza impressionabile (non dimentichiamo che ho dormito a casa tutta sola soletta) e teme sia un film troppo spaventoso. Contro ogni previsione, data la grande affluenza di gente alla Fiumara (ho cercato parcheggio per mezz'ora), siamo in quarta fila su nove, un'ottima posizione. Che strano però, che così poche persone vadano a vedere il film che abbiamo scelto! Chissà come mai? La risposta si fa strada già dopo le prime battute e diventa una certezza man mano che l'insulsa trama fila via veloce tra testate a ripetizione, personaggi stereotipati al limite della decenza, penne conficcate in gola e il tipico cattivo che non muore mai. La vicenda si svolge quasi interamente su un aereo, tra l'altro in ritardo mi pare proprio per il maltempo, quindi i paralleli con il mio povero cucciolo in trasferta si sprecano!! Anche la malcapitata protagonista viaggia in economy e a quanto pare capitano tutte a lei, non potevi non venirci in mente tu! Finito il film siamo scesi al Crazy Bull per bere qualcosa e chiacchierare un po'. Uno dei ragazzi che erano presenti ieri sera lavora come me in un centro di revisioni, così ci siamo confrontati su questioni di lavoro. Inoltre ho scoperto i trascorsi scolastici di Puma e Cowboy e ci siamo fatti delle gran risate! Proprio una bella serata, ribadisco un grazie a tutti!

Alla fine sono arrivata a casa alle 2 passate, praticamente nello stesso momento in cui è rientrato Nox (ma da lui erano le 19 passate!) e siamo stati un po' al telefono. I miei timori che l'ansia provocata dal film mi tenesse sveglia si sono rivelati del tutto infondati, anche se ho faticato a prendere sonno a causa di un'assillante domanda che mi ronzava in testa :" Ma cosa cavolo c'entrava il titolo???"

Friday, October 28, 2005

Bentornata ADSL!

Finalmente mi hanno attivato la connessione, non ne potevo più (il contratto risale al 12 settembre). Da questa privazione ho elaborato 2 grandi verità:
1) Mai fidarsi di un'operatrice di call center
2) Internet è la mia droga

Quando, ormai più di un mese fa, quella maledetta traditrice mi aveva chiamato per propormi di passare a Libero eliminando il canone Telecom, ero stata molto chiara: non posso rimanere a lungo senza connessione a internet, per svariati e importantissimi motivi tra cui la ricerca per la tesi (...in realtà le avevo detto che mi serviva anche per lavorare, ma dovevo buttarla sul tragico...) e l'infingarda "Ma certo è questione di uno o due giorni!"
Si, ok, come no!!
Da quando mi hanno disattivato Alice (giovedì 13 ottobre) ho chiamato il numero verde di Libero almeno un paio di volte al giorno, per sentirmi ripetere sempre la stessa frase: "La sua ADSL è in fase di attivazione, noi non ci possiamo fare niente, bla bla bla bla..."
E l'ansia cresceva, cresceva sempre più, anche perchè io e il mio amore in trasferta dall'altra parte del mondo avevamo in mente di sentirci tramite skype e abbiamo appositamente comprato web cam e cuffie con microfono!
Finchè stamattina non ce l'ho più fatta...all'ennesima risposta negativa ho perso il controllo e ho iniziato ad insultare la malcapitata di turno (che, mi rendo conto, non ha colpa sul serio) arrivando perfino a minacciare un'azione legale. Eh sì, non per niente la mia mamma è una donna di ferro, temuta da tutti! Ogni tanto i suoi geni prendono il sopravvento!
Fattosta che circa un'ora dopo questa telefonata (che mi ha lasciata sudata, palpitante e ovviamente con 10mila sensi di colpa) controllo la posta e scopro che la magica mail (omail, come direbbe qualcuno) con il codice di attivazione è arrivata! Gioia incontenibile! Per la felicità ho improvvisato una lap dance sul bancone dell' uffico, con i miei clienti meccanici, carrozzieri ed elettrauti che galvanizzati si dimenavano al ritmo di Macho Man e YMCA!!

Così alla fine quando sono arrivata a casa ho installato skype e festoon, ma poi ho passato l'intero pomeriggio a dormire (troppe emozioni??)
Ora finalmente sono online, non avrei potuto immaginare questo week end ,che già di per sè si prospetta solitario, senza neanche un accesso al world wide web!!!
...Solitario, ma non troppo, ho appena ricevuto un sms del gentilissimo Puma che mi invita ad unirmi a loro domani sera!! Se pensi che è da lunedì che non sento la mia migliore amica, capisci perchè mi hai tolto un gran peso dal cuore! A me piace la solitudine, ma di sabato sera bisogna uscire, fosse anche per mezzoretta.

Thursday, October 27, 2005

Un giovedì sera (quasi) perfetto

Non fosse che Nox si trova a 7 ore di fuso orario da qui...

Stasera in tv c'era un evento imperdibile: partita di champions league tra Sisley Treviso e Cannes.
I campioni d'Italia come sempre danno spettacolo, schierando la formazione titolare al completo nonostante la vittoria fosse prevista. I francesi, poverini, inizialmente ci hanno anche dato del filo da torcere, ma la pacchia per loro è durata poco. Tra i muri e i primi tempi di Gustavo, le mazzuolate di Fei (che tra un po' ammazza uno degli avversari con bordata in piena faccia) e la perfezione al 100% del grande Alberto Cisolla (nella foto) ci siamo portati a casa la vittoria!
A parte la tifoseria francese fuori luogo (giocavamo da loro), il match è stato decisamente emozionante, anche perchè, essendo il gioco dei nostri cugini d'oltralpe basato soprattutto sulla difesa (il fisico non sanno neanche dove stia di casa), le azioni diventano un po' più lunghe di quelle che siamo abituati a vedere in Italia nella pallavolo maschile (ricezione-alzata-attacco-punto).
Un punto di merito al canale Sport Italia (che ho scoperto di avere ieri sera) che trasmette qualcosa di diverso dal solito calcio.


Ma la goduria della serata non finisce qui: già dal pomeriggio un'incredibile voglia di pop corn si era impossessata dei miei sensi per colpa di un cliente che voleva sapere se conoscevo una canzone che si chiama proprio pop corn.
Sono ghiotta di pop corn.
Vado al cinema solo per quello.
Così, con l'aiuto di mia nonna, dopo cena abbiamo messo a scoppiettare e successivamente sgranocchiato una bella quantità di mais. Alla fine ho fatto il tifo (mania che mi è rimasta da quando in campo ci stavo io) con la bocca piena e le mani tutte appiccicaticce!!

"Il tizzo acceso fin che arde fuma;

Simile, o mesto amico, al nostro cuore

Che in pianto si consuma

Fin che arde l'amore."


Da "A Giovanni Camerana" di A. Boito

Wednesday, October 26, 2005

Università e code

Stamattina avevo da fare un paio di commissioni all'università.
Niente di speciale: chiedere ad una prof di inglese se può curare la parte in lingua della mia tesi, ritirare la domanda di laurea allo sportello dello studente e andare in segreteria a controllare lo stato di pagamento delle tasse.

Sveglia ore 8: piove. Va bhe, mi copro bene e mi munisco di piumino con ampio cappuccio, odio gli ombrelli.
Verso le 9.30 esco di casa, prendo la macchina e inizio la mia migrazione quotidiana.
Arrivata all'imbocco dell'autostrada di Bolzaneto mi rendo conto che non piove più e, anzi, sta uscendo il sole. Meglio così, mi dispiace solo di non aver preso gli occhiali: la luce malata mi infastidisce e strizzando gli occhi sicuramente mi verranno le rughe a 30 anni.
Alle 10 arrivo e parcheggio in Darsena, notando una ragazza in maniche corte. Ma non siamo quasi a novembre?
Esibizionista!
Scendo dalla macchina e finalmente mi accorgo che non fa per niente freddo. Lascio lì la sciarpa e mi avvio.
Nel tragitto macchina-università mi tolgo anche la giacca, rimanendo in maglietta a maniche lunghe di cotone e CARDIGAN DI LANA (soffro il freddo e odio il raffreddore che di solito mi affligge da ottobre a maggio).
Davanti al portone della facoltà noto ragazze in coda in fondo alle scale. Lo sportello dello studente si trova al primo piano...non può essere ciò che penso..."Scusa ma siete in coda per..." "Eh, si" mi risponde l'ultima della fila "lunedì scade il termine di consegna dei piani di studio..."
Ok, intanto vado dalla Villa che è al secondo piano. Tutte queste scale mi mettono caldo, così tolgo il cardigan e me lo lego in vita (voluminoso piumino sempre in mano). Davanti all'ufficio della prof c'è un po' di gente "Siamo tutti per la Villa?" Domanda idiota, ovvio che si! E mi informano che la prof ha messo un foglio fuori su cui scrivere il nome...sono la numero 32 e dentro c'è la settima. Ma bene!
Mi rimane la segreteria, così vado in via Bensa e stacco il mio bel numerino (sembra di stare dal macellaio, ma almeno sono organizzati): 762. Sul display c'è scritto che in questo momento servono il numero 700. Ho solo 62 persone davanti.
Torno in strada, mi accendo una sigaretta, che in questi momenti ci vuole proprio, e scrivo un messaggio al mio cucciolo. In fondo, mi rallegro, forse c'è chi sta peggio di me! ;-)

Alla fine, dopo code di qua e code di là, sono riuscita a fare tutto, rimediando una bella sudata e un gran nervoso!
La prof ha detto che si occuperà della parte in lingua della mia tesi, ma solo a patto che gli consegni la traduzione entro dicembre, il che comporta un problema di concomitanza con lo studio per i 3 esami che devo ancora sostenere. Non importa, almeno ho una co-relatrice.

Verso l'una e mezza mi fiondo in ufficio (posso connettermi solo da lì perchè a casa me la stanno ancora attivando), ma navigo ben poco perchè alle 2 già apriamo e non sono neanche riuscita a pranzare.
Completa l'opera un pomeriggio di intenso lavoro: come al solito a fine mese tutti si accorgono di avere la revione in scadenza.

Per fortuna questa giornata si avvia ad un termine che si preannuncia piacevole perchè alle 8,30 vado a danza dove mi potrò sfogare e rilassare.

In tutto questo ambaradan sono riuscita a sentire il mio cucciolo in trasferta che mi ha raccontato di essere alloggiato in un albergo per nulla confortevole (visto che avevo ragione?).

Città del Messico

Città del Messico è la capitale dello stato del Messico. Si trova a circa 2300 m s.l.m.

La Città fu fondata dagli indigeni, Città di Messico-Tenochtitlán, al tempo dell'imperatore azteco Montezuma, nei pressi del lago di Texcoco, dal guerriero Cuauhtémoc.

Oggi è divisa in delegazioni, quali: Alvaro Obregon, Azcapotzalco, Benito Juarez, Coyoacan, Cuauhtemoc, Cuajimalpa de Morelos, Gustavo A Madero, Iztacalco, Iztapalapa, La Magdalena Contreras, Miguel Hidalgo, Milpa Alta, Tlahuac, Tlalpan, Venustiano Carranza e Xochimilco.

La Città del Messico ha molti monumenti e posti da visitare: il Palazzo delle Belle Arti, il Centro storico, il Palazzo Nazionale, l'Aeroporto Internazionale della Città del Messico, il Paseo de la Reforma, il Palacio de los Deportes e la Ciudad Universitaria. Nell'Aeroporto Internazionale si trova un'ambasciata americana, precisamente nel Paseo de la Reforma, nella delegazione Cuauhtemoc.

La città è stata sede nel 1968 della XIX edizione dei Giochi olimpici. Pochi giorni prima dell'inizio dei giochi, il 2 ottobre 1968, nella città universitaria avvenne il massacro di Tlatelolco. I fatti avvenuti non sono stati mai chiariti, ma l'attacco della polizia, nella Plaza de las Tres Culturas, contro una manifestazione studentesca provocò centinaia di morti fra gli studenti; rimase ferita nella sparatoria anche la giornalista italiana Oriana Fallaci.
(tratto da Wikipedia)


IL FASCINO DEL PARADOSSALE
(17-07-2003) È la città più grande del mondo, la più caotica e la più povera allo stesso tempo. Dei suoi tanti contrasti Città del Messico va fiera e mentre i suoi abitanti , i chilangos, la amano alla follia, i turisti ne rimangono letteralmente affascinati. È la magia della mexicanidad.

Il primo colpo d’occhio si ha nell’immensa Plaza de la Constitución, più conosciuta come Zócalo. Basti dire che per dimensioni è terza soltanto alla Piazza Rossa di Mosca e a Thien An-men a Pechino. Qui si trovano - tra mariachis danzanti e sciamani guaritori - i più significativi monumenti cittadini. Primo fra tutti, la scenografica Catedral metropolitana, la più grande chiesa dell’America Latina. Al suo lato si trova il Templo Mayor, l’antico cuore di Tenochtitlán, capitale dell’impero atzeco su cui ora sorge il centro della città. Nel lato orientale della piazza spicca superbo il Palacio Nacional dove "vivono" gli splendidi murales dipinti da Diego Rivera tra il 1929 e il 1935. Cuore verde del centro storico, il parco dell’Alameda Central, costellato lungo i viali da monumenti e musei di grande rilievo.
Il secondo colpo d’occhio si ha allontanandosi dal centro alla volta delle colonias, ovvero i quartieri della città, dove i ristoranti, le cantinas, i negozi pullulano di vita almeno quanto gli angoli più derelitti delle strade. Meritano una visita Paseo del la Reforma, elegante viale tracciato su modello degli Champs Elysèes parigini; Bosque de Chapultepec, il più grande parco cittadino che si estende sull’omonima collina di Chapultepec; Museo Nacional de Antropologia, autentico gioiello messicano, custodisce un patrimonio unico al mondo, tra capolavori di arte precolombiana e preziosi documenti sulle principali civiltà che abitarono il Messico. Il piccolo villaggio di San Ángel è, insieme a Coyoacán, una delle zone coloniali meglio conservate della città. A plaza San Jacinto si tiene ogni sabato il Bazar del Sábado, un grande mercato delle pulci. L’estro artistico dei musicanti di strada (i mariachis) ha il suo luogo eletto in plaza Garibaldi, il grande palcoscenico di Città del Messico dove i colori dei costumi messicani si uniscono ai suoni originari di Jalisco. Dalla tradizione alla moda che fa tendenza: la zona “in” della capitale dei contrasti è Condesa dove si susseguono a vista d’occhio shopping center, antiquari, bar, ristoranti e locali notturni. La Zona Rosa è invece il regno dei turisti, colonia residenziale ricca di negozi, locali e quant’altro, dove è facile trovare alloggi a prezzi convenienti. Altamente pittoresca e folkloristica, Xochimilco che in lingua Nahuatl significa “il luogo dei campi di fiori”. È l’unica parte della città che conserva ancora i chinampas, giardini semigalleggianti, e gli antichi canali. Quest’ultimi sono percorsi, durante i fine settimana, da caratteristiche imbarcazioni completamente rivestite di fiori, che trasportano venditori ambulanti, band di mariachis e ristoranti galleggianti.
Cecilia Martino

Tuesday, October 18, 2005

I miei bloggers preferiti!


Sabato scorso ho assistito ad una manifestazione sportiva per me totalmente sconosciuta fino a quel momento: il rodeo!
Fantastico!
Tutti gli sport dovrebbero essere così coinvolgenti e spettacolari perchè mi sono davvero divertita (e ho anche fatto un sacco di pubblicità tra i miei clienti). Mi sentivo in un film western, decisamente un'atmosfera cinematografica.
Dai campioni della serata (a partire dal nostro, Mirko) alle evoluzioni degli indiani che cavalcavano senza sella, dai tori impazziti alle donne del barrel racing, dalla presentazione spettacolare alle stilosissime cheerleader...è STATO TUTTO ENTUSIASMANTE!!
E non per ultimo, il meeting dei bloggers al completo!
Eccoci qui


Ringrazio Puma per la gentile concessione della foto e nox per il prestito di pc e connessione (da casa non posso collegarmi perchè sto aspettando l'attivazione di Libero)

Sunday, October 02, 2005

La curva della deficienza è andata in negativo

Il mio amico Beppe mi aveva avvertita..."Se studi di notte o di sabato sera la conseguenza inevitabile è che la tua curva di deficienza diventa negativa"...e conoscendo la sua saggezza, avrei dovuto attribuire maggior peso a queste parole. E invece no, non ho seguito i suoi consigli e, anzi ho fatto proprio l'opposto, ottenendo per la verità un insperato 26 all'esame di inglese, ma anche le nefaste conseguenze predette dal mio saggio amico.
Ma proprio mentre il mio cervello si stava gentilmente congedando, dal bosco è giunto un bellissimo principe sul suo cavallo bianco (o polo blu che dir si voglia) che mi ha rapita per un week-end-destinazione ignota. Mi ha addormentata con un siero magico (ho ronfato per tutto il tempo in macchina...dovevo riprendermi sì o no?!!?) e quando ho riaperto gli occhi ci trovavamo in una romantica e suggestiva città d'arte: Firenze!
Tutto perfetto, ma per i dettagli mancano le foto, che posterò non appena ne sarò entrata in possesso.
Purtroppo da domani devo rimettermi sotto perchè il 13 mi aspetta un altro esame (oltretutto con la stessa prof, che è a dir poco pignola) e devo anche andare a parlare con il probabile relatore della mia tesi...una marea di impegni, sono già stanca a pensarci.

Ottobre

Monday, September 19, 2005

Close to you

Stasera ho ricevuto un regalo inaspettato...un cd! Tra le altre c'è questa canzone deliziosa che mi sembra di aver sentito in un film, ma non ricordo quale...


CLOSE TO YOU
(The Carpenters)

Why do birds
Suddenly appear?
Everytime you are near
Just like me
They long to be
Close to you

Why do stars
Fall down from the sky?
Everytime you walk by
Just like me
They long to be
Close to you

On the day that you were born
The angels got together and decided
To create a dream come true
So they sprinkled moondust in your hair
Of gold and starlight in your eyes of blue

That is why all the girls in town
Follow you all around
Just like me
They long to be
Close to you

Se il donatore l'ha inclusa per il significato delle parole, sono commossa...ma in effetti ne dubito, l'inglese non è il suo forte!!!

Carina...,no??


Però anche con i capelli lunghi non stava male, dai...

Come ho potuto....

....dimenticarmi di lui!?!?!!
Meno male che qualcuno mi ha fatto notare che mancava l'ANIMALO all'appello!!
Rimedio subito con qualche fotina dell'esemplare


In versione mulo affaticato


Dopo la nanna


Mentre mostra la dentatura...

Wednesday, September 14, 2005

Le mie pulcine

In casa mia abbiamo sempre avuto cani e gatti (bhe, anche un'oca, chiamata Guendalina) e non c'è ricordo della mia infanzia che non sia legato ad uno di essi. Il mio bisnonno, che era medico veterinario, ha costruito la nostra casa con un grande giardino intorno per ospitare tante bestioline e così ha fatto in modo che l'amore per gli animali arrivasse fino a me, tramandandosi attraverso le generazioni. Spero che quando e SE verrà il momento, sarò anch'io capace di insegnare la gioia che si prova ad occuparsi di un animale...

Ecco le mie bimbe:

Isotta




Iso ha 11 anni e un carattere piuttosto introverso.
L'abbiamo trovata a La Spezia legata ad un palo...me la ricordo ancora, era piccola ma aveva delle zampette già così lunghe, sembrava un cavallino! Ha da poco subito un'operazione, ma si è ripresa benissimo e sembra più vivace di prima!













Nuvoletta

Nubi, l'amore della mia vita! Io e lei abbiamo un rapporto molto speciale, ci adoriamo a vicenda.
La sua storia è abbastanza triste perché prima di arrivare a casa mia ha cambiato 3 padroni, ultimi dei quali i miei zii di Roma. Si sà, i bambini vanno pazzi per i dalmata, peccato però che i genitori non siano in grado poi di occuparsene. Quello che invece é meno noto é che questa razza essendo molto delicata spesso necessita di cure particolari, come la mia bimba che per un problema ai reni deve seguire una dieta ferrea (e costosa). Quando l'abbiamo "adottata" (aveva quasi 2 anni) era magra e triste...ora scoppia di salute ed energia!!!...anche se a volte leggo nei suoi occhi che la tristezza per il rifiuto e l'abbandono non si possono mai dimenticare del tutto...


Dolly


La Dolly, detta anche Stupidolly, è il cane più scemo che ci sia, ma tutti la trattano come una principessa (...quindi mi sa che è più furba di me...). Di lei mi sono innamorata dal veterinario che l'aveva presa da un allevamento di beagle ridotta in stato pietoso, piena di pulci e denutrita. Infatti questo cane idiota ha una deformazione del musino per cui la parte superiore è più lunga della parte inferiore e la lingua... fuoriesce! Essendo così deformata offende la sua razza e certo gli allevatori non potevano tenerla! O forse immaginavano già che testa di cavolo ne sarebbe venuta fuori e non vedevano l'ora di sbarazzarsene!! E' viziata più di un bambino piccolo, soprattutto da quando abbiamo scoperto che soffre di crisi epilettiche...ma sto pensando che forse le finge per avere più attenzioni...da Dolly ci si può aspettare di tutto!!!

Rachel


Infine, la mia gattina, la vera regina di casa che sembra piccola ma ha già 5 anni.
Per tenerla ho dovuto piangere un paio di mesi, mia mamma non voleva saperne, ma alla fine come si può notare, ha ceduto. Ritchie non ha apprezzato perchè ha un carattere molto selvatico, anche se di recente si sta addolcendo. E' fatta così, prendere o lasciare, ma io la amo per come è e lei lo sa, infatti dorme solo sul mio letto e tante volte, quando mi chiama, mi rendo conto perfettamente che non sta dicendo MIAO, ma MAMMA...Ha già perso 2 delle 7 proverbiali vite: una volta cadendo dalla finestra del secondo piano e un'altra per la puntura di uno scorpione.

Thursday, September 08, 2005

Carini e coccolosi

Madagascar

Mi piace come muovi
Mi piace come muovi
Mi piace quel che muovi
E allora??!!??...
MUOVI!!

Monday, September 05, 2005

Settembre


Settembre uguale...BUONI PROPOSITI...quest'anno i miei sono precisamente identici a quelli dell'anno scorso...che tristezza!!

  • Tanto per incominciare da...vediamo...da domani (si, da domani è perfetto, stasera mi sembra ancora prematuro!) mi metto a studiare seriamente, tipo 5 esami in 3 mesi, altro che metodo CEPU;
  • Poi segue tipicamente l'impegno in palestra: dovevo chiamare oggi per sapere quando iniziano i corsi, ma oggi sono stata im-pe-gna-tis-si-ma (tele, pc, manicure...SEMBRA facile la vita d una ragazza);
  • Prendere la patente A (per fregare la moto a chi so io...);
  • Prenotare la settimana bianca con mesi e mesi di anticipo, magari entro questa settimana...è troppo?!?
  • Riuscire a dormire almeno 6 ore per notte, durante la settimana lavorativa, e meno di 16 ore per notte, durante il week end;
  • Imparare a darmi degli obiettivi concreti, individuare il miglior percorso per raggiugerli e seguirlo passo per passo;
  • Smetterla con i telefilm adolescenziali

Ho paura che l'ultimo punto preveda un supporto psicologico professionale, ma ci posso lavorare...

Friday, September 02, 2005

Jenny E' Pazza


Jenny non vuol più parlare
non vuol più giocare
vorrebbe soltanto dormire
Jenny non vuol più capire
sbadiglia soltanto
non vuol più nemmeno mangiare
Jenny è stanca
Jenny vuole dormire
Jenny è stanca
Jenny vuole dormire
Jenny ha lasciato la gente
a guardarsi stupita
a cercar di capir cosa
Jenny non sente più niente
non sente le voci che il vento le porta
Jenny è stanca
Jenny vuole dormire
Jenny è stanca
Jenny vuole dormire
Io che l'ho vista piangere di gioia e ridere
che più di lei la vita credo mai nessuno amò
io non vi credo lasciatela stare
voi non potete
Jenny non può più restare
portatela via
rovina il morale alla gente
Jenny sta bene
è lontano...la curano
forse potrà anche guarire un giorno
Jenny è pazza
c'è chi dice anche questo
Jenny è pazza
c'è chi dice anche questo
Jenny ha pagato per tutti
ha pagato per noi
che restiamo a guardarla ora
Jenny è soltanto un ricordo
qualcosa di amaro da spingere giù in fondo
Jenny è stanca
Jenny vuole dormire
Jenny è stanca
Jenny vuole dormire
Jenny è stanca
Jenny vuole dormire

--Vasco
Dall'album Ma Cosa Vuoi Che Sia Una Canzone

 
template by suckmylolly.com